BETHEL
2016
Pietre di fiume
60 x 40 x 35 cm
BETHEL
Betili, pietre di fiume incise
SIAMO IMMERSI IN CIÒ CHE DEFINIAMO REALE. VIVIAMO NELL’IMMANENTE. QUI TUTTO È EFFIMERO, LABILE. È SEMPRE FINITO. CI CONSOLIAMO CON UNA VISIONE DUALISTICA, PROIETTANDOCI VERSO CIÒ CHE CI È DIAMETRALMENTE OPPOSTO, CERCHIAMO L’INFINITO IN UNA DIMENSIONE METAFISICA PERCHÉ È LA SOLA POSSIBILE: IL TRASCENDENTE. AL DIVENIRE SUBENTRA L’ESSERE, IL CORPO OLTREPASSA IL SUO LIMITE E SI FA SPIRITO, LA TERRA CEDE SPAZIO AL CIELO. È LA DIMENSIONE SPIRITUALE CHE STA AL DI LÀ DELL’ESPERIENZA, È UNA REALTÀ ULTERIORE, UN MONDO SOVRASENSIBILE SUPERIORE A QUELLO MATERIALE. È UNO SPAZIO INFINITO.
ANTITETICO ALL’ARTIFICIO È LA NATURA.
LE PIETRE PER LE LORO QUALITÀ SONO IL SIMBOLO DI UNA REALTÀ TRASCENDENTE, COLPISCONO PER DUREZZA E SOLIDITÀ: È QUESTA LA MATERIALITÀ CHE RIESCE QUASI A SOTTRARSI AL LIMBO DEL TEMPO, SONO CIÒ CHE PIÙ SI AVVICINANO ALL’ETERNO PER COSTITUZIONE. NON CESSANO PERCIÒ DI SIGNIFICARE QUALCOSA CHE VA OLTRE, È LA MATERIA CHE PUÒ PERDURARE, SCONVOLGE E RIVELA ALL’UOMO LA SUA PRECARIA ESISTENZA E LA TRASCENDE CON LE SUE QUALITÀ; È ASSOLUTA CON LA SUA FORZA, RESISTENZA E DENSITÀ. LA PIETRA DIVENTA QUINDI UNA TEOFANIA CIOÈ UNA MANIFESTAZIONE DEL “SACRO”, DIVIENE SCALA CHE UNISCE CIELO E TERRA.
COSÌ, SIAMO COSCIENTI DEI LIMITI DEI NOSTRI SENSI UMANI, RIPIEGHIAMO LA NOSTRA ANSIA DEL VOLERCI PROTENDERE VERSO L’INFINITO SPIRITUALE IN UN OGGETTO CHE ABBIA SIMILI CARATTERI.
LITOLATRIA.
LE PIETRE SONO BETILI NELLE QUALI SI INCARNA E RISIEDE IN DIMORA LA SPIRITUALITÀ.
LA RICONOSCIBILITÀ DI TALE PRESENZA È IL CERCHIO.
RAPPRESENTANTE DI TUTTO CIÒ CHE È PERFETTO, SENZA INIZIO E SENZA FINE: IL CIELO, LO SPIRITO, L’INFINITO, DIO. IL CERCHIO NELLA SUA OPPOSIZIONE AL QUADRATO INCARNA IL CIELO IN RAPPORTO ALLA TERRA. IL SIMBOLISMO DEL CERCHIO È LEGATO A QUELLO DEL CENTRO, IN RIFERIMENTO ALL’UNITÀ PRIMORDIALE, SIMBOLO QUINDI DEL PRINCIPIO. COSTRUITO SU DI UNA CIRCONFERENZA DELLA QUALE I QUATTRO ELEMENTI SONO I RAGGI; IL CENTRO, CHE È ANCHE PUNTO CENTRALE DELLA CROCE, È IL PUNTO DAL QUALE I RAGGI SI DIPARTONO MA AL QUALE TUTTAVIA CONVERGONO, IL CERCHIO INNANZITUTTO È IL PRINCIPIO; IL CENTRO DEI CENTRI DA CUI TUTTO TRAE ORIGINI E A CUI TUTTO RITORNA:
NON PUÒ CHE ESSERE DIO.
